sabato 1 febbraio 2014

Are the weather conditions under control ?

Are the weather conditions under control ?
by Maria Pia Beltran 
Volunteer giving up to snowboardin at the  Rosa Plateu Extreme Park because of the fog
SOCHI, February 1 - Weather conditions under control: the true enemy could be the fog. Today the main topic within Sochi 2014 has been regarding the meteorological conditions.

SNOW
<<We are confident that, in any weather condition we will provide necessary levels of snow for any events - says Sergey Bondarenko, Head of Sochi 2014 Sport Functions - the sky jump and the Nordic combined venues are fully prepared for training and sport events, the history of the Olympic Games
shows it is common for events to be postponed or cancelled, we have specific slots and days for all the disciplines in mountain sports>>. At Rosa Plateau in the Mountain Cluster where the Extreme Park is set, the snow will be the last problem ever for what we have seen during a very first visit. The major enemy of the competitions could instead be the fog, an item that nobody can defeat.
 The snow in the valley coming up to the Rosa Plateau Extreme Park



FOG
While the temperature and the snow seem to be exactly what a Winter Olympic needs, the fog could become a real matter of discussion, since from what we have just experienced the visibility on the top yesterday afternoon was really limited due to the condition of the clouds that are keeping covered the mountain. No one has mentioned the problem today but Bondarenko feels confident about the space necessary for cancelled competition due to the weather difficulties, even without mentioning the fog as a real risk factor. With the weather forecast system the Organizing Committee hope to preview the exact condition with 5 days in advance: <<Actually we have a denser network of monitoring than before the Games with 12 mobile weather forecasting and motoring stations in the mountains - states Valery Lukyanov, Sochi 2014 Weather Forecast Manager - there are 43 managers and experts who are providing weather monitoring and 10 technical experts>>.

TEMPERATURES
In the Olympic Park the temperature has been between 2° and 6° during the last two days considering hours from 8a.m. till 22a.m: <<At the night time the temperature in the Olympic Park can drop to zero - confirms Lukyanov - we have had temperatures of up to 18 degrees here but now we are seeing lower temperatures and they will remain>>.
Cable Railway view coming down from Rosa Plateau to Rosa Khutor

Alloggi per giornalisti: verranno finiti in tempo?

Arredamenti imballati al Russky Dom
Alloggi per giornalisti: verranno finiti in tempo?

di Maria Pia Beltran 
Esiste un problema da risolvere per gli organizzatori di Sochi 2014: gli alloggi per giornalisti. E’ partita la corsa contro il tempo. Ad una settimana dall'inizio dei Giochi l'allarme è suonato durante una delle riunioni tra organizzatori, agenzie di stampa e responsabili delle "accomodations": più di 2000 giornalisti arriveranno entro lunedì prossimo e molte strutture non sono ancora state completate.

MOUNTAIN CLUSTER Inizialmente il problema maggiore sembrava quello delle strutture costruite al Gornaya Karusel, maxi area sul versante Nord del Monte Aibga, cioè nel Mountain Cluster,  raggiungibile a piedi dal Gorki Press Center in pochi minuti.  In questa area solo 3 dei 25 edifici costruiti sono stati ultimati completamente. In tutti gli altri mancano ancora finiture come elettricità e riscaldamento. Dall'esterno tutto sembra a posto: l'elegante cura dei dettagli architettonici può trarre in inganno passando dalla zona di Estosadok in macchina o con il treno. In realtà gli operai sono ancora al lavoro.

Chistye Prudy Hotel: alloggi per giornalisti al Sea Cluster
SEA CLUSTER Questa mattina siamo andati a verificare la situazione di due delle maggiori strutture di accoglienza del villaggio della stampa. Situate nell'area del Sea Cluster, ma all'esterno del parco olimpico: le palazzine del Russky Dom e quelle realizzate all'interno del complesso Christye Prudy. Per raggiungere queste ultime sono necessari 20 minuti a bordo del pullman TM2 che parte dal MPC e percorre l'anello circostante l'Olympic Hub: tra i 19 edifici già costruiti solamente due sono già conclusi. Il primo (palazzine da 2 a 7) è quello dedicato agli ospiti russi, mentre il secondo (palazzina 1) è quello dedicato ad accoglienza e ristorante. Secondo i responsabili in pochi giorni si potrebbero ultimare le palazzine da 8 a13, dove in alcune stanze mancano gli arredi interni e non c'è alcun tipo di connessione internet. Le palazzine dalla 14 alla 19 invece non saranno pronte prima di una settimana.

Russky Dom: dettaglio di opere ultimate
RUSSKY DOM La situazione del Russky Dom, altro centro, sembra essere più accogliente ed elegante nelle palazzine già ultimate, ma in diversi alloggi c'è ancora molto da fare: per raggiungere il comprensorio che dista 500 metri dal Mar Nero ci vogliono 25 minuti a bordo del pullman T3, che parte ogni sei minuti dal MPC. La struttura è immensa con 31 palazzine che si affacciano su un parco verde dove sono stati istallati anche giochi per bambini. Dalla reception del Sapfir Apartment ci è stato detto che sei palazzine sono concluse: i dettagli e la cura degli interni in questo caso corrispondono alle facciate esterne, pavimenti eleganti, wi-fi attivo, riscaldamento ed elettricità sono già utilizzati dai clienti arrivati in questi giorni. Per le aree invece che si affacciano sull'ingresso est in cui si contano 4 palazzine l'interno è ancora impolverato con operai all'opera nel tentativo di ultimare pavimentazioni, finiture e allacciamenti. <<Tutta questa zona però è dedicata ai volontari e non ai media, speriamo di riuscire a finire tutto in una settimana>>  ha commentato una delle responsabili del Sapfir. La corsa contro il tempo è iniziata.


venerdì 31 gennaio 2014

Day two: nebbia, alberghi e salmone

Lovable looked journalist takes a picture at the MPC entrance

Nebbia, alberghi e salmone

Questa mattina si va in montagna, la visita al Mountain Cluster è fissata intorno a mezzogiorno, prima facciamo un rapido passaggio al MPC (Main Press Center) dove il boss riesce a strappare un aiuto per risolvere una delle grane che ci siamo portati da casa.. Siamo in braghe di tela con la consegna degli award per i giornalisti AIPS (Association International Press Sportiive) che hanno presenziato a più di sei giochi invernali

..insomma non abbiamo i trofei…ma forse li troviamo prima dell'8 febbraio quando è prevista la nostra reception presso Casa Austria!

Kevin Gosper, il chairman della Press Commission al CIO ci accompagnerà in montagna con la macchina messa a disposizione a ogni membro del Comitato Olimpico Internazionale, ma presto mi toccherà salire con i mezzi pubblici per controllare la situazione traffico, velocità, condizioni di viaggio fino a Rosa Kutor in vista dei giorni di gara--

Il look stamattina? Maglione in lana norvegese - che al centro stampa è fin troppo caldo - minigonna in pelle e stivali hug con pelo, nel minitrolley mac, sciarpona, guanti e mombut per il tour al mountain cluster oltre alla mia immancabile cuffia rossa con pompon, nella bag a tracolla tecnica la Samsung Galaxy con gli obiettivi standard e 50-200mm, i telefoni (russo e italiano).
Qui sotto vedete l'albergo dove alloggerò per i prossimi 23 giorni, Tulipp Inn Omega: si trova all'interno del parco Olimpico e proprio accanto al MPC che ospita anche l'International Broadcasting Center. A detta di tutti si tratta di una delle migliori strutture viste durante i giochi olimpici. Internet funziona. Tutto è luminoso, nuovo e pulito, insomma le condizioni migliori per lavorare e incontrare i colleghi...ma il bello è là fuori!

The Tulipp Inn Omega Hotel, 3 stars. Olympic Park, Sochi.

 Il viaggio dal Sea Cluster fino al Gorki Press Center, (l'equivalente del MPC per la montagna) dura un'ora di macchina durante la quale si corre parallelamente rispetto alla ferrovia che ha tagliato una valle, modificandone completamente il paesaggio. 51 miliardi di dollari sono stati investiti complessivamente per costruire da zero questo posto incredibile che nelle lungimiranti aspirazioni di politici e manager dovrebbe diventare il resort invernale (e continuare ad essere quello estivo) per i facoltosi di Russia e del mondo... Peccato che a Gournaya Karusel, villaggio media a poca distanza dal Gorki, su 25 strutture ancora 22 siano incomplete o non pronte a ricevere le migliaia di giornalisti che arriveranno lunedi.. Poi ne riparliamo..


Two kind russian guardians in pose on the Romanov Bridge
Rosa Khutor è un delicato agglomerato di alberghi curati nel dettaglio che tiene in considerazione la pulizia e il calore delle architetture, un paesaggio che sembra quasi riportare alle fiabe di un tempo. La gente sembra essere entusiasta di visitare la base del Mountain Cluster, il freddo non è troppo forte, oggi non piove. Dopo un pranzo delizioso nell'elegante Radisson Blu Hotel ci dirigiamo alla prima stazione della funicolare per raggiungere il Rosa Plateau Extreme Park, sede delle competizioni di snowboard e freestyle.

La discesa da Rosa Plateau a Rosa Khutor

Per salire all'Extreme Park con la Cabin Railway si impiegano venti minuti, una decina invece per scendere. La cosa assolutamente mozzafiatoèe passare sopra la vallata "a penzoloni". Ti toglie il fiato l'altezza ed il vuoto, per chi soffre di questo genere di sensazione, ma a me a tolto il fiato la vista di un panorama come quello di un villaggio nato dal nulla in mezzo al nulla che caratterizza solitamente le montagne. AMAZING.

La visita in cima non è durata molto, giacchè se la neve non è di certo un problema (a detta di un'italiana responsabile dei servizi tecnologia al MPC gli organizzatori avrebbero "modificato" il clima per "far nevicare"...fatto che motiverebbe anche il mese di pioggia senza interruzioni al sea cluster) la nebbia può diventarlo. Non vedendo più in la di cinque metri tutte le gare dello sci alpino sono impossibili, cosi come le extreme e anche il biathlon...

E' il momento di uscire in missione... Oggi investigation sulla situazione alberghi di cui vi dicevo prima... A prestissimo! 

Day one: ritardi, cena saltata e volontariato


 Ritardi, cena saltata e volontariato

Accredito ricevuto, si parte per l'avventura olimpica!

Pranzetto al Radisson Blu di Rosa Khutor!
Ieri sera a quest'ora stavo finendo di sistemare le valigie a casa mia con Carlo, il mio fidanzato. L'ho lasciato per venire in Russia a seguire i giochi olimpici invernali…senza cena! Per noi un evento inaudito, mangioni, discreti cuochi e soprattuto innamorati del mangiare insieme. Arriviamo in aeroporto con sufficiente calma per poter mangiare un boccone e anche i miei genitori ci raggiungono in orario: mai visto l'aeroporto di Malpensa così triste. Vuoto. Desolato. Non un bar, non un ristorante, non uno shop aperto! Il mio volo partiva a mezzanotte, impossibile crederci per chi mi conosce ma ieri non ho pranzato e non ho cenato… L'eccitazione per la partenza si è mescolata allo stomaco vuoto, che per carità è meraviglioso: ti senti leggero, attivo, brillante al pensiero di quando finalmente ti potrai sedere a tavola per gustare…qualsiasi cosa..!!!

Perché ho cominciato a scrivere questo blog dalla sensazione di appetito?
Semplicemente perché mentre in Italia sono da poco passate le quattro del pomeriggio, qui siamo tre ore avanti e l'ultima volta che ho mangiato è stata intorno alle 11 di stamattina, sul volo da Mosca a Sochi. Un panino spesso e freddo, del pollo al pomodoro sorprendentemente piacevole e un pezzo di formaggio… Otto ore fa.. Io sono il tipo che ogni scusa è buona per mangiare: la dieta in zona che spinge a stimolare il metabolismo mangiando non oltre tre ore di distanza tra un pasto all'altro mi sembra semplicemente.. incontestabile.

Dunque tornando a volo, viaggio e arrivo: siamo partiti con il boss, Gianni, con un aereo che doveva decollare a mezzanotte e dieci. All'una e venti seduta al calduccio del mio posto-finestrino mi sono svegliata di soprassalto: non avevamo ancora lasciato la landa desolata (Malpensa, mercoledì sera, nessun risto-bar-pizze-shop aperto.) Pare, ed essendo entrambi giornalisti dovremmo poter dare una ricostruzione precisa degli accadimenti, che un omino abbia dimenticato di controllare i bagagli "oversize" prima di farli imbarcare. Pare che qualcuno se ne sia accorto. Pare che tanti omini abbiano dovuto scaricare tutta la stiva, controllare tutti i bagagli oversize e ricaricare la stiva.

Il Main Press Center accoglierà i giornalisti provenienti da tutto il mondo!
Sapevamo che la sicurezza in questi giochi olimpici avrebbe avuto un ruolo determinante, ma nessuno di noi si aspettava che per motivi di "sicurezza" avremmo perso la coincidenza per Sochi, trascorrendo cinque ore e mezza seduti sullo stesso aereo che ci avrebbe lasciato a Mosca poco dopo le nove del mattino dopo.

Ad ogni modo: arrivo liscissimo a Mosca e da Mosca a Sochi. Sicurezza davvero mimetizzata in aereoporto ad Adler e velocissima la fase di validazione degli accrediti.

La cosa che colpisce al volo sono i mille mila volontari vestiti di azzurro: everywhere, tutti molto disponibili, molto gentili (poco "russi") tranne che forse per il mini dettaglio rilevante riguardante la lingua. Su dieci volontari con cui ho parlato l'inglese lo parlavano - biascicato - in due, uno molto bene. Il resto NEBBIA. Come la nebbia che ....
Volontari al Rosa Khutor Extreme Park: pronti per lo snowboard e il freestyle, ma la nebbia li costringe a rinunciare..