martedì 11 febbraio 2014

Nicole Della Monica da Albano Sant'Alessandro a San Pietroburgo

Nicole Della Monica e Matteo Guarise nel  corto. Photo/Getty Images
Da L'Eco di Bergamo,
Maria Pia Valls Beltran

Sochi, 12 Febbraio. Da Albano Sant'Alessandro a San Pietroburgo. Non ci siamo sbagliati. Nicole si trova a Sochi per le Olimpiadi di Inverno dove ha debuttato proprio ieri pomeriggio in coppia con Matteo Guarise per il programma corto qualificandosi per la finale nel libero. La Russia però non è solo avventura olimpica per la bergamasca classe 1989, già "veterana" dei Giochi dopo aver partecipato alla precedente edizione di Vancouver. Da luglio lei e Matteo vivono proprio a San Pietroburgo dove hanno seguito il loro allenatore Vasiliev in vista di Olimpiadi e Mondiali, in programma in Giappone alla fine di marzo. Di Bergamo le mancano la polenta e gli amici.

"Torno poco a casa, ma sono felice di rappresentare la mia città ancora una volta alle Olimpiadi, non siamo in molti atleti a rappresentare Bergamo - spiega posata e con equilibrio anche appena dopo l'esordio a Sochi nel programma corto - peccato per l'inciampo di Matteo all'inizio che ci ha fatto perdere qualche punto, però siamo stati bravi a ripartire, sappiamo che non è questa ancora la nostra Olimpiade, arriveremo almeno fino al 2018 insieme". Idee chiare, obiettivi definiti: parla come pattina Nicole, precisa e sicura di sé. "Per il programma libero abbiamo preparato la Traviata, speriamo di regalare un buon programma a chi ci guarda e ai giudici - racconta la 24enne iscritta alla facoltà di Economia Aziendale all'Università Statale di Brescia - dopo la gara ripartiamo subito per San Pietroburgo quindi non avremo modo di vivere molto il resto delle Olimpiadi".

Tra cinque settimane cominciano i mondiali a Saitama: la stagione non è ancora finita per la coppia formata da Nicole e Matteo, lui di Rimini classe 1988: "San Valentino lo festeggerò da sola come sempre - rivela Nicole - vivendo lontano da casa ci appoggiamo l'uno all'altro, in gara come nella vita, in effetti non abbiamo una vita sociale fuori dal pattinaggio qui in Russia e quindi ci divertiamo insieme soprattutto in cucina, io sono specializzata in dolci e torte lui invece si occupa dei piatti meno complicati". Vuole dare qualche esame entro fine anno l'ambiziosa pattinatrice che ormai mastica anche il russo.  "Il pattinaggio singolo l'ho fatto quand'ero più piccola, magari anche un po' immatura, ma da quando ho cominciato il pattinaggio di coppia ho apprezzato molto di più la danza e la condivisione delle tensioni così come dei successi con un'altra persona - spiega Nicole - rispetto alla prima volta a Vancouver (Giochi Invernali 2010) con Yannick (il precedente partner, ndr) mi sento molto migliorata, più consapevole di quello che faccio, tra le coppie da cui c'è tanto da imparare i russi Volosozhar/Trankov per la grinta e i tedeschi Sachenko/Szolkowy per l'armonia". 






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