domenica 16 febbraio 2014

Bergamo - Sochi: i fan di Michela Moioli

Da sx: Filippo Bettoni, Fabio Lazzaroni, Andrea e Daniela Belingheri.
Da L'Eco di Bergamo
Maria Pia Valls Beltran













SOCHI, 16 febbraio. La giornata del "Michela Moioli Fun Club", sei in tutto da Bergamo per seguire Michela Moioli comincia presto ì: sveglia ore 7 e viaggio in treno da Adler, la piccola cittadina a pochi chilometri dal Parco Olimpico della costa a Krasnaya Polyana, ultima fermata prima degli impianti. Da lì il pullman per il Rosa Khutor Extreme Park. La gara di Michela comincia alle 11 e i sei sono in postazione con le tute tecniche di color azzurro "Italia", bandiere tricolore e lo striscione inconfondibile.

Il Club è arrivato con un volo diretto da Malpensa a Sochi venerdì. La formazione: mamma Fiorella,
Fabio Lazzaroni, Vicepresidente Scalve Boarder Club
Serena, 22 anni, sorella maggiore di Michela, Andrea Bettoni e sua moglie Daniela Belingheri (lui è il presidente dello Scalve Boarder Club, mentre lei introduce allo snowboard i piccoli dai 7 ai 10 anni), Fabio Lazzaroni, vicepresidente e allenatore, ma nella vita guardia forestale, Filippo Bettoni, fratello di Andrea, il più giovane, 19 anni, amico e primo compagno di allenamenti a Colere di Michela.
INIZI Lo Scalve Boarder Club è stato fondato il 1° gennaio 2006, prima Andrea e Fabio facevano solo sci di fondo, ma poi sono stati abbagliati dalla passione per lo snowboard: "Michela è una ragazza tranquilla ma con un carattere e una determinazione esagerati - racconta il presidente dello Scalve Boarder- noi la conosciamo fin da bambina, è nel nostro club da sei anni, è un'emozione inspiegabile essere qui per lei"
"Ho portato io Serena e Michela a fare snowboard, mi sembrava uno sport moderno, Michela lo ha amato da subito ed essere qui mi lascia senza parole…- racconta mamma Fiorella - il suo piatto preferito è la pizza che faccio in casa, ma è una buongustaia, mi assomiglia nel carattere e nel fisico".

Serena Moioli (sorella di Michela) e mamma Fiorella
Nelle qualifiche Michela non segna un tempo esplosivo, è scesa "con il freno a mano tirato": Andrea Bettoni è tranquillo perché sa  che la qualificazione è sicura, Lazzaroni invece non è soddisfatto: "E' vero ha solo 18 anni ed è un'Olimpiade, c'è l'emozione, ma può fare meglio". Michela accede ai quarti e conquista senza intoppi la semifinale, l'agitazione comincia a farsi sentire. "Adesso scusa se non ti rispondo ma ci dobbiamo concentrare - si giustifica Andrea - la Samkova ha fatto un'ottima qualifica, le altre forti sono Tora Bright, la Maltais del Canada e l'americana Jacobellis". La semifinale è il momento più delicato: Miky non c'entra la partenza e sembra essere dietro, ma grazie a una caduta riesce a guadagnarsi il terzo posto solo grazie al photo finish che le garantisce la promozione all'ultimo turno. La finale unisce alla sensazione di essere andati vicinissimi al bronzo l'apprensione per le condizioni di Michela dopo la caduta: "Sembra sia qualcosa al ginocchio, adesso ci conviene andare fuori dal villaggio atleti, non fanno entrare neanche me - spiega mamma Fiorella - appena finito era nera dalla rabbia mi ha detto "Avevo il bronzo in mano, mamma".



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