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GARLASCO. Richieste di concessioni edilizie: la crisi ferma le nuove
costruzioni e c’è un’impennata di domande per ristrutturazione. E'
stato presentato il panorama complessivo per quanto riguarda i permessi
rilasciati dal Comune di Garlasco ai privati che vogliono modificare
abitazioni di proprietà o laboratori artigianali.
Per il 2013 si
arriva a 260 richieste in dieci mesi. Nel 2010, a crisi già iniziata, si
erano fermate a quota 238: ventisei richieste al mese. Un dato che
non può che confortare in termini di vivacità e ripartenza economica sul
versante del settore edilizio, il più colpito in questi difficili anni
di rallentamento delle attività produttive.
«Da tre anni a
questa parte raggiungiamo grosso modo questa cifra per le richieste di
concessioni edilizie - conferma la geometra dell'Ufficio Urbanistica,
Paola Trussi - i dati più rilevanti riguardano le manutenzioni
straordinarie. Per intenderci, le ristrutturazioni e le modifiche
interne agli edifici di proprietà. Pochi invece gli ampliamenti
richiesti ed in continuo calo le nuove costruzioni».
Tra le
istanze presentate, la richiesta di una chiusura portico per la
realizzazione di un box, ma anche diversi cittadini che cercano di
recuperare lo spazio del sottotetto facendo richiesta di un vero e
proprio permesso di costruire.
«Per quanto riguarda le richieste
inerenti le fonti rinnovabili e quindi pannelli solari e fotovoltaici
siamo arrivati a 15 domande per il 2013, voce in continuo aumento
rispetto agli anni passati - prosegue Trussi - la prassi prevede la
presentazione della richiesta per la valutazione paesaggistica
effettuata dall'apposito ufficio, il secondo passo viene effettuato in
modo telematico attraverso il sito di Regione Lombardia che comunica
direttamente con i vari Comuni».
Tra le domande presentate la
maggior parte viene accettata dall'ufficio tecnico diretto
dall'architetto Antonio Petullo che specifica: «Bisogna dire che il
nostro ufficio lavora a stretto contatto nell'assistenza e
collaborazione con i tecnici professionisti esterni per seguire i
preparativi alla domanda, questo viene fatto per evitare che le
richieste vengano respinte solo per incompletezze burocratiche,
cerchiamo di fornire preventivamente gli accorgimenti necessari a far sì
che, una volta depositata, la domanda abbia la maggior percentuale
possibile di accettabilità dal nostro ufficio».
Maria Pia Beltran